Chirurgia addominale open e laparoscopica

L’appendicectomia ha rappresentato da sempre il più frequente intervento chirurgico a carico dell’apparato gastro-intestinale.
Nei paesi occidentali circa il 7% della popolazione va incontro nella vita a sintomi riferibili a coliche appendicolari e 1/2% viene sottoposto ad intervento d’appendicectomia.
Negli ultimi anni l’atteggiamento interventistico da parte dei chirurghi è andato modificandosi, anche con l’ausilio delle metodiche imaging .
Tutto ciò ha ridotto un gran numero di interventi con reperto intra-operatorio di“appendice innocente“

Nell’ ultimo ventennio del secolo scorso sono stati descritti i primi interventi di Appendicectomia per via video-laparoscopica (VLA).
Il primo intervento per via mini-invasiva del tratto gasto-intestinale è stata un’appendicectomia, quattro anni prima della più diffusa video-colecistectomia.

L’avvento della laparoscopia si è dimostrata risolutiva in tutti i casi di addome acuto di diagnosi incerta, permettendo di escludere diverse patologie peritoneali : Diverticoliti, Morbo di Crohn, Colecistite acuta, Ulcera duodenale, Neoplasie del colon, Diverticolo di Meckel, Gravidanza extra uterina, Endometriosi, Ischemia mesenterica, Linfoadenite mesenterica, Torsione omentale, Cisti ovariche, Torsioni ovariche, etc.

Esistono diverse categorie di pazienti che possono ,in modo particolare, beneficare della VLA, il livello più alto riguarda le donne in età fertile, nelle quali viene notevolmente migliorata la diagnosi differenziale da patologia annessiale.
Nel paziente maschio, nel quale l’outcome della VLA è sovrapponibile a quello della appendicectomia open , si registra un 6% in cui la diagnosi viene modificata.
Nei pazienti obesi le complicanze della VLA rispetto alla open sono decisamente minori.

In caso di appendice macroscopicamente normale durante l’intervento, la maggior parte degli esperti è comunque favorevole alla rimozione dell’organo,anche in relazione a una discreta percentuale di “endoappendiciti” ,riscontrabili solo all’esame istologico.

Riteniamo che anche in caso di peritonite diffusa ed ascesso appendicolare , l’accesso video-laparo possa dare un outcome positivo in termini di morbilità totale,degenza e ritorno al lavoro in rapporto alla via open , sia per la possibilità di una valutazione globale della cavità peritoneale ,che solo una laparatomia allargata ci prmette di fare, e sicuramente una minor incidenza di infezioni della parete.